I dati dell’Ufficio federale di statistica (UST) per il 2022 mostrano chiaramente che le organizzazioni private Spitex stanno diventando sempre più importanti per l’assistenza sanitaria in Svizzera. La quota di mercato relativa all’assistenza (OPre A, B e C) era pari al 29% nel 2022. Tale dato rappresenta un aumento del 16% nell’arco di 10 anni. Inoltre, i contribuenti pagano in media 31 franchi in meno per ogni ora di assistenza fornita da organizzazioni private rispetto a quella fornita da organizzazioni pubbliche Spitex.
Ecco quanto riportato nella recente pubblicazione dell’UST «Servizi di cure a domicilio: andamento del finanziamento 2013-2022» mostra chiaramente che i Cantoni e i Comuni sono chiamati a riflettere. Il finanziamento di base deve essere lo stesso sia per le organizzazioni pubbliche che private se si intende garantire la sicurezza dell’approvvigionamento medico in futuro. Inoltre, l’obbligo di assistenza e le prestazioni specialistiche devono essere finanziati in via complementare. La base di partenza, a tal fine, deve essere costituita dalla contabilità e da un benchmark.
Due modelli di business, un unico obiettivo
I diversi modelli di business (turni con incarichi più brevi per gli Spitex pubblici e assistenza individuale per quelli privati) si completano molto bene a livello pratico. In un mercato favorevole ai venditori, è importante che le esigenze del mercato possano essere soddisfatte attraverso una stretta collaborazione. Pertanto, i privati possono coprire casi complessi con degenze più lunghe. Questo è anche il motivo per cui gli stessi trascorrono in media 2,5 ore in più con i pazienti. La pubblicazione dell’UST evidenzia inoltre che le organizzazioni Spitex pubbliche e private impiegano lo stesso numero di personale ausiliario. Il recente studio commissionato da Spitex Svizzera alla ZHAW sottolinea che l’attuale sistema di finanziamento presenta ostacoli inutili: la frequente revisione dei casi che superano il limite di 60 ore comporta una grande quantità di lavoro amministrativo aggiuntivo per tutti i soggetti coinvolti. Tutto ciò nonostante l’assistenza a domicilio risulti vantaggiosa da un punto di vista qualitativo e finanziario, anche in situazioni di assistenza con più di 100 ore di lavoro a trimestre. Un altro ostacolo: le prestazioni Spitex relative alla valutazione, alla consulenza e al coordinamento (“prestazioni A”) vengono spesso ridotte dagli assicuratori. I criteri non operazionalizzati EAE (efficacia, appropriatezza, economicità) portano a molte discussioni, alcune delle quali sono arbitrarie e prive di utilità.
Le organizzazioni di categoria potranno risolvere le principali sfide che l’assistenza ambulatoriale dovrà affrontare in futuro solo attraverso una stretta collaborazione. Le parole chiave a tal proposito sono EFAS, demenza, cure palliative, ecc.
ASPS, 13.6.2024